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LA POSTA DEI LETTORI / Alcune precisazioni sui fatti accaduti sul campo di calcio di Ronco

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Dopo aver letto e sentito tantissime opinioni sui fatti di Ronco della scorsa settimana, che ha visto coinvolti in una rissa sul campo di calcio di Ronco di Forlì alcuni calciatori dell’Azzurra di Ravenna, la Società di Via Zalamella sente il dovere di puntualizzare alcuni aspetti del brutto episodio al fine di fare chiarezza e riportare la questione sui giusti equilibri. 

Intanto si tiene a precisare che la Società Azzurra non intende sottovalutare e minimizzare il brutto episodio al punto di prendersi le dovute responsabilità e di mettere in campo ogni opportuno accorgimento per evitare il ripetersi di atti sconvenienti. L’Azzurra per tramite del suo Presidente Aurelio Bravi appena appresa la notizia dei fatti di Ronco ha ritenuto doveroso ed opportuno chiedere scusa per il comportamento antisportivo e violento di alcuni suoi tesserati e ha annunciato provvedimenti disciplinari interni oltre quelli comminati dal Giudice Sportivo.

Detto questo però corre l’obbligo di puntualizzare alcuni aspetti e chiarire alcune situazioni per evitare un linciaggio mediatico che è stato ad alta risonanza nei confronti di una Società che per oltre 30 anni ha curato e con grandi risultati la crescita socio-sportiva di migliaia di ragazzi oggi uomini inseriti nel contesto dell’intera città.

Si vuole innanzitutto precisare che vi è stato un chiaro errore indicando nel Sig. Anniballi l’allenatore della squadra in questione: si è trattato di un mero scambio di persona. Non esiste rissa in cui si rendono protagonisti i componenti di un solo schieramento, altrimenti si dovrebbe parlare di aggressione, cosa non accaduta.

Qui però occorre chiamare a una maggiore attenzione gli organi dirigenti della FIGC e il Settore Arbitrale, componente della Federazione. Chiunque sappia un pò di calcio conosce perfettamente la cura nella designazione degli Arbitri a partire dalla Champions alle Leghe minori. In gare di ragazzi maggiorenni occorrono direzioni più autorevoli e idonee al corretto svolgimento delle partite, posto che l’età dei contendenti è quella che viene definita “critica”.

L’eco mediatica di questo brutto episodio non deve per nessuna ragione far passare in secondo piano i meriti e i sacrifici che per decenni hanno visto impegnati Dirigenti e volontari che hanno contribuito a far nascere e crescere una Società Sportiva come l’Azzurra che nel corso degli anni si è resa protagonista di episodi sportivi e sociali di grande interesse, spesso ignorati, non divulgati. Su questi presupposti la Società Azzurra proseguirà la propria attività con serità e passione come sempre.

 

ASD Azzurra Calcio Ravenna

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