Situazione docenti a Ravenna. Cgil: “Si paga la crisi di governo: ci sono i posti, mancano le persone”. Al 1° settembre 5/600 precari

Il quadro della situazione scolastica a livello provinciale che ci dipinge la segretaria generale della Flc Cgil di Ravenna Marcella D’Angelo, sentita al telefono dopo una mattinata di nomine, ha questi contorni: a Ravenna sono stati 262 i pensionamenti, di cui 139 per Quota 100.

I posti autorizzati per le nomine in ruolo per la Scuola Secondaria di Secondo Grado (le superiori) sono stati 194, mentre quelli per il sostegno 8. Di questi, sono andati in ruolo 43 posti più 1. Ne sono stati restituiti quindi 158: che significa? Significa, spiega D’Angelo, che “158 posti che erano destinati al ruolo non avranno un docente con il contratto a tempo indeterminato, ma avranno un precario. In sostanza, nonostante ci fossero 194 posti più 8 da assegnare, non c’erano le persone nelle graduatorie per coprirli – né da concorso né dalle graduatorie provinciali”. Insomma, mancano le persone ma ci sono i posti.

Stesso quadro per la Scuola Secondaria di Primo Grado (le medie): i posti erano 167 più 19 per il sostegno: dei 19 ne sono stati dati 0, mentre sui canonici 167 ne hanno restituiti 92.

Quali sono le figure che mancano? “Soprattutto italiano e matematica per entrambi gli ordini di scuola – spiega  la segretaria generale Flc Cgil Ravenna – mentre, solo per le superiori, mancano anche nel settore dei laboratori di meccanica e informatica”.

Dove mancano queste figure? Nelle graduatorie provinciali, cioè le graduatorie dalle quali si attinge al ruolo, ma in realtà ci sono nelle graduatorie d’istituto: “Il problema – dice D’Angelo – è che a queste persone che hanno la possibilità di entrare di ruolo e di occupare questi posti viene negata la possibilità di partecipare ad un concorso nonostante a metà aprile ci sia stata un’intesa a livello nazionale tra governo e sindacati che doveva sbloccare questa situazione, anche figlia della quota 100. Noi l’avevamo detto che non si sarebbero coperti tutti i posti, perché ci sono le persone nella graduatoria sbagliata. Queste persone stanno pagando, ora, la crisi di governo: un decreto, in questo momento, non si farà di certo, dunque al 1° di settembre a Ravenna avremo qualcosa come 500/600 docenti precari per tutti gli ordini di scuola”.

Una nota positiva si riscontra invece per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria. Questa mattina sono stati infatti conferiti contratti a tempo indeterminato: 14 le nomine per l’infanzia, 8 del sostegno e 87 per la scuola primaria. Domani si chiuderà il quadro della situazione per quello che riguarda la scuola primaria con altri 26 ruoli dalla graduatoria provinciale: oggi infatti sono stati fatti quelli del cosiddetto concorso straordinario, docenti ai quali era stato negato il diritto del ruolo (nominati in ruolo con clausola rescissoria per sentenze che rendevano illegittimo all’insegnamento il diploma magistrale) e che finalmente oggi, dopo un “lungo parto”, sono riusciti ad avere il ruolo senza clausola rescissoria.

Per quanto riguarda il personale Ata, sono state 51 le nomine: 36 collaboratori scolastici, 5 assistenti tecnici e 10 assistenti amministrativi. Rimane da sciogliere il nodo per i DSGA ( i Direttori dei Servizi Generali Amministrativi: a Ravenna ne mancano 18) e quindi anche in questo caso ci saranno le assegnazioni dei facenti funzioni. Sono “figure che da oltre 20 anni rivestono la carica ma, in virtù del concorso che è stato bandito l’anno scorso, non hanno potuto finora svolgere la mobilità professionale nonostante sia prevista dal contratto: per queste figure ci sarà l’ennesima assemblea regionale il 30 agosto, a Bologna”.

Per quanto riguarda i Dirigenti scolastici, sono stati coperti in tutte le scuole: ci sarà una reggenza soltanto all’istituto comprensivo Damiano.

Commenti

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  1. Scritto da mg

    Cosa c’entra la crisi di governo dell’8 agosto 2019 con la disorganizzazione…?