A primavera “sboccia” la Rocca Brancaleone. Riapertura del parco il 21 marzo con la nuova gestione

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Recuperare uno dei luoghi identitari per eccellenza di Ravenna, la Rocca Brancaleone, mettendo al centro, più che gli eventi che comunque non mancheranno, le sinergie tra le persone, da cui far scaturire idee sempre nuove e fresche, a partire dalle risorse della città. È stato presentato questa mattina in Municipio l’ambizioso progetto che rivitalizzerà lo spazio della Rocca Brancaleone, che riaprirà a partire da giovedì 21 marzo.

Il bando, come ormai è noto, è stato vinto da una Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) formata da Cooperativa sociale San Vitale, Jem e Cooperativa sociale Villaggio Globale. Tre realtà solide del territorio, con alle spalle esperienze concrete negli ambiti in cui andranno a realizzare il progetto Roccalab; basti pensare che la coop San Vitale si occupa per esempio della cura del verde dei Giardini Pubblici e del Parco di Teodorico (dove gestisce anche il punto ristoro), mentre Jem col ristorante Akamì opera già in Darsena Pop Up e dalle sinergie attivate dal Villaggio Globale nacque il primo abbozzo di riqualificazione della Rocca, con l’associazione L’Amata Brancaleone, che realizza da un paio d’anni la festa medievale all’interno della Rocca stessa.

“Il progetto Roccalab – spiegano i soggetti che hanno costituito l’ATI – intende considerare la Rocca Brancaleone come un laboratorio in cui il parco e l’edificio storico diventano generatori di cambiamento per la città, per il sistema turistico, per le scuole, facendo perno su quattro grandi assi di intervento: identità, educazione, ambiente ed eventi”.

Per far questo non basteranno le risorse messe in campo dalle tre società aggiudicatrici dell’appalto, ma sono già state coinvolte quasi una trentina di associazioni del territorio, che si occuperanno non soltanto di organizzare eventi all’interno della Rocca, quanto piuttosto di rendere vivo quello spazio, aperto alla città e ai turisti, attraverso gli eventi stessi. Tra queste ci saranno Legambiente, l’associazione Radici e quella degli Ortisti di Strada, che parteciperanno al grande evento di apertura, il 21 marzo, focalizzato sulla realizzazione di un orto all’interno della Rocca.

“Dal 21 al 24 marzo vedrà la luce questo primo progetto – spiega Jacopo Mutti di Jem – e invitiamo tutti i cittadini a partecipare alla sua realizzazione. Durante l’anno ci saranno altre “feste” legate ai ritmi della stagione e della terra, in occasione degli equinozi e dei solstizi”.

Altro tema che terrà banco all’interno del programma della Rocca sarà quello della protezione civile, con l’idea di usare la rocca in aprile per creare un momento di educazione civile dedicato alle scuole allestendo un vero e proprio campo dove gli studenti possano toccare con mano l’attività di protezione civile, e poi ad ottobre, in occasione della campagna nazionale “Io non rischio”, facendo formazione di protezione civile in maniera ludica, coinvolgendo gli utenti della Rocca.

Non mancherà poi il recupero delle origini storiche della Rocca Brancaleone, con un percorso dedicato, curato in collaborazione con Marcello Landi, anche allo scopo di sfruttare in chiave turistica un luogo che, pur essendo parte dell’identità di Ravenna non è mai stato caratterizzato tanto come il castello sforzesco o il Duomo di Milano, pur avendo enormi potenzialità. Si cercherà anche di metterla in rete con il sistema delle Rocche dell’Emilia Romagna, lavorando, sul piano turistico, anche con Ravenna Incoming, per cercare di coinvolgere per esempio i turisti russi, che arrivano a Cervia e Cesenatico ma non toccano Ravenna e i crocieristi.

Venendo però a quella che sarà l’operatività più spiccia, la Rocca Brancaleone, promettono dall’ATI, sarà aperta come parco pubblico animato da eventi e come punto di ristoro, tutti i mesi dell’anno, tranne un mese di stop in pieno inverno per le manutenzioni, 7 giorni su 7 (tranne il ristorante, che avrà un giorno di chiusura settimanale), dalla mattina fino a mezzanotte. Tutta l’area sarà videosorvegliata, non tanto per dare un’idea di “militarizzazione” della zona, quanto per far percepire il luogo come sicuro a tutta l’utenza.

Il punto di ristoro partirà dal 21 marzo (o nei giorni immediatamente successivi) negli stessi locali di un tempo, con una ristorazione veloce. Nei mesi di ottobre/novembre 2019, passata l’estate, si effettueranno i lavori di realizzazione del nuovo spazio che ospiterà il ristorante e l’offerta di ristorazione completa potrà così partire a pieno ritmo da gennaio 2020. Ci sarà una proposta tipicamente romagnola, con prodotti genuini a km0 che includeranno piatti freschi per il pranzo e principalmente hamburger e pizze per la sera. La cucina sarà disponibile anche come spazio per la didattica. È già disponibile un numero di telefono a cui il pubblico potrà rivolgersi per informazioni sulla Rocca: 388 8386695.

L’assessore Massimo Cameliani ha fatto il proprio “in bocca al lupo” ai vincitori del bando: “hanno avuto forza e coraggio ad accettare questa sfida, l’amministrazione sarà loro vicina”. Il Comune di Ravenna resta proprietario della Rocca e, ha promesso Cameliani, continuerà con il progetto di recupero delle mura e della cittadella (la Rocca vera e propria è la parte dove si svolge il cinema all’aperto), che sarà portato avanti anche nel 2020. “Il mandato di de Pascale – ha sottolineato Cameliani – si è contraddistinto per il recupero di questo bene, per farlo riscoprire ai cittadini e ai turisti”.

“È stato un gesto coraggioso il nostro – commenta Romina Maresi, presidente della Coop sociale San Vitale -. Nell’ATI confluiscono soggetti con mission diverse ma con un obiettivo comune: valorizzare i beni del nostro territorio, mettendo al centro le relazioni e persone; occuparci della città con le persone di cui di solito ci si occupa, come nel caso dei disabili. È una specie di rivoluzione”.

Andrea Minardi della coop Villaggio Globale ha ricordato l’antefatto dell’attuale progetto con la nascita dell’Amata Brancaleone nel 2014 e ha sottolineato che due dei temi core business della propria cooperativa, il consumo responsabile e il commercio equo e solidale, saranno sviluppati anche all’interno del progetto Roccalab.

Dall’Ati annunciano anche presto un bando per under 25, per costituire la squadra della comunicazione della Rocca. Saranno seguiti e formati da un comunicatore professionista, ma poi saranno loro a “comunicare” all’esterno tutti gli eventi e le novità inerenti al progetto Roccalab.

Una foto del gruppo di lavoro alla presentazione di questa mattina

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