Stefano Accorsi e Marco Baliani giocano con l’Orlando Furioso all’Alighieri di Ravenna

Da giovedì 9 a domenica 12 marzo 2017; lo spettacolo è uno dei sei titoli fissi per i turni A, B, C, D

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Stefano Accorsi e Marco Baliani tornano di nuovo insieme a giocare con i versi dell’Ariosto, dopo l’esperimento del Furioso Orlando del 2012, un successo teatrale che – a differenza di questo secondo “capitolo” – vedeva Baliani solo in veste di regista.

 

Qui, sempre nell’ambito del progetto Grandi italiani (Ariosto, Boccaccio, Basile), Baliani ha trasformato i 38.746 versi del poema in un’inedita ballata per palcoscenico da condursi corpo a corpo, pronto a entrare in scena come spalla e comprimario, a tendere trappole e inventare rime con Stefano Accorsi, cantore agile e spontaneo che saltella sulle strofe ariostesche con eleganza, passionalità e un sano tocco di ironia.

 

Delle molte storie parallele che si dipanano nell’Orlando Furioso di Ariosto, l’attenzione di Baliani si focalizza sulla figura dell’amore fra uomo e donna, in tutte le sue molteplici forme: è proprio l’amore che spinge l’uomo a compiere gesta eroiche e a farlo impazzire se non corrisposto. Donne bellissime, carismatiche guerriere o rosee principesse, ammaliano l’uomo che rischia la propria vita per salvarle, uccide altri uomini ed entra in guerra per averle, sfida gli dei per amarle. Gli epici cavalieri sono come incompleti, cercano costantemente di colmare questa loro mancanza “affettiva” mediante la soddisfazione del loro desiderio, e questa loro caratteristica viene spesso usata per irretirli, come fa Alcina nella sua isola incantata, trasformandoli poi in rocce e piante.

Le molte storie raccontate si fondono bene insieme, la narrazione scorre in modo fluido e non pesante, anche grazie alle parti comiche inserite in un testo oggettivamente non semplice, con centinaia di storie parallele che si biforcano per poi ricongiungersi poco dopo. La giostra è quella dei cavalieri paladini e maomettani che duellando, amando, scontrandosi e scornandosi, tradendo e infuriando, girano in tondo come figure di una macchina giostrante apparendo e scomparendo a seconda del girotondo che il gioco impone.

 

Giostra è l’intera impalcatura dell’Orlando Furioso, un girovagare ciclico, rotondo, fiabesco dove le storie principiano a girare guidate dalla musica delle parole in rima e di colpo si interrompono, si perdono, restano sospese, in attesa del prossimo giro, ritrovando il bandolo perduto, riprendendo il filo del racconto. Giostra è la sarabanda di parole, sempre cercate in rima, con cui vorticano e volteggiano, nel gioco antico del teatro, mondi, paesaggi, personaggi sentimenti, passioni furie e tradimenti. A susseguirsi sulla giostra dello spettacolo sono dapprima Angelica e Orlando, poi Bradamante e Ruggero, coppie di amanti in fuga e in continuo inseguimento, ogni giro di giostra porta avanti un pezzo della loro storia per poi lasciare la prossima rotazione all’altra coppia. La posta in gioco è l’amare e l’amore, amore braccato, tradito, sbagliato, amore amato, dimenticato, sempre ostacolato, finché di rosso si tinge la giostra per l’amore infuriato di Orlando da gelosia posseduto.

 

Stefano Accorsi e Marco Baliani saltano su e scendono giù dai cavalli in corsa nella giostra (e cavallo alato è l’ippogrifo stregato) in un ludico e ironico carosello di corpi e voci dandosi l’un l’altro a volte la spinta dell’abbrivio a volte l’inciampo dell’ostacolo, cambiando modi e toni del parlare, narrando, monologando e dialogando. Accorsi è il cavalier narrante che tiene le fila dei tanti percorsi, incarnando in mutevole trasformismo tutti i personaggi, giostrando da par suo con sentimenti e passioni, risa furia e pianto in ciel volando tra delusione e incanto. Baliani è un folletto saltellante che commenta, insinua, interrompe, suggerisce e spiazza, entrando e uscendo dalla tessitura del racconto, girando in tondo come un jolly errabondo.

 

Sabato 11 marzo incontro con Stefano Accorsi e Marco Baliani a cura di Claudia Sebastiana Nobili

 

Claudia Sebastiana Nobili è docente di letteratura teatrale italiana associato presso l’Università di Bologna. Studiosa della letteratura del Trecento, intervisterà Marco Baliani e Stefano Accorsi sulla poetica dell’Ariosto e su temi e personaggi di uno dei poemi che più ha ispirato il mondo della letteratura e dell’arte.

 

Giocando con Orlando con Stefano Accorsi e Marco Baliani

adattamento teatrale e regia Marco Baliani

liberamente tratto da Orlando Furioso di Ludovico Ariosto

scene Mimmo Paladino

impianto scenico Daniele Spisa

costumi Alessandro Lai

luci Luca Barbati

 

BIGLIETTI: Platea e palco I, II e III ordine. Sostenitore: €24. Ridotto*: €20. Under30: €16. Under20: € 8. Galleria e palco IV ordine. Sostenitore € 17. Ridotto*€ 15. Under30: €10. Under20: € 8. Loggione. Sostenitore € 7, under20 € 5. *cral e gruppi organizzati, insegnanti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti Bosi Maramotti, Soci Coop Adriatica, EspClub Card, Soci BCC, tessera TCI. Biglietterie Teatro Alighieri, via Mariani 2 Ravenna tel. 0544 249244 (feriali dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo). Teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna tel. 0544 30227 (il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo).

 

BIGLIETTI GRATUITI: per ogni spettacolo de La stagione dei teatri, grazie al contributo di Fondazione Flaminia, Ravenna Teatro/Teatro delle Albe distribuisce agli studenti universitari del campus di Ravenna biglietti gratuiti. La distribuzione avverrà la settimana di ogni spettacolo il martedì al Punto Ristoro del Palazzo dei Congressi (dalle 12.30 alle 13.30) e il giovedì al Teatro Rasi (dalle 16 alle 18). Posti limitati, per info: 0544 36239.

 

INFORMAZIONI www.ravennateatro.com  ufficiostampa@ravennateatro.com 

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