Potere al Popolo aderisce al presidio contro la repressione del 5 aprile a Ravenna e chiede le dimissioni del vice sindaco Fusignani

Dopo i fatti di alcuni giorni fa in Piazza San Francesco a Ravenna, in cui agenti della Polizia locale richiamati da alcuni cittadini sono intervenuti per sedare schiamazzi di un gruppo di giovani, gli studenti del collettivo OSA Ravenna hanno indetto per venerdì 5 aprile alle ore 17.30 un presidio in Piazza San Francesco a cui Potere al Popolo ha deciso di aderire.

Secondo Potere al Popolo nei giorni scorsi “si è scelta l’esibizione muscolare repressiva invece che il dialogo” come avevano denunciato in un primo comunicato in cui si metteva in evidenza “un clima di repressione generale nel nostro paese, e che ha visto una immediata levata di scudi. Da allora non passa giorno senza articoli sulla stampa locale pieni di dichiarazioni di solidarietà e appoggio verso gli autori dell’arresto e il loro referente politico, il vicesindaco Fusignani, che non a caso del nostro comunicato ha estremamente apprezzato solo la definizione di “Sceriffo” che avevamo usato per lui.”

Potere al Popolo denuncia sulla vicenda “il silenzio-assenso complice del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale tutto (maggioranza e opposizione incluse) che non si è posto nemmeno il problema di chiedere una verifica sui fatti. Certo, lo sappiamo: sono voti da non perdere quelli della Ravenna benpensante, che ha apprezzato molto quell’intervento muscolare. Del resto, da sempre denunciamo come il regolamento di polizia urbana sia stato costruito con l’obiettivo di avere una città “ordinata” secondo questa mentalità: niente questuanti, niente suonatori di strada, niente musica con assembramenti e solo limitazioni di ogni tipo, insomma nessun disturbo per la quiete borghese di Ravenna.”

“Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire: il problema che poniamo va oltre ai gravi fatti di venerdì scorso su cui si deve far luce, così come  sulla corresponsabilità del Comandante dei Vigili Urbani e del Vicesindaco Fusignani che dovrebbero fare entrambi un passo indietro lasciando i loro incarichi” conclude Potere al Popolo.