Errani, Commissario per il Terremoto del 24 agosto: Sono qui come uomo delle istituzioni non del PD

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“Io ora non sono uomo del PD, ma delle Istituzioni. Sennò non avrei accettato l’incarico. Non partecipo ad alcuna polemica”. Così ha parlato a caldo dopo la nomina a Commissario per il terremoto del 24 agosto Vasco Errani, come riporta l’Agenzia Dire. “Voglio dire una cosa con il cuore: non avrei mai accettato un incarico, e credo di averlo dimostrato sul campo in questi mesi, in chiave di dialettica di maggioranza e minoranza del Pd, non c’entra niente. Io ora non sono un uomo del Pd ma delle istituzioni, faccio solo questo. Credetemi, non lo avrei mai accettato”. 

 

Questa la replica del neo commissario per le zone colpite dal sisma a chi gli chiedeva se la sua nomina fosse stata fatta per riportare la pace nel Pd. “So cosa è un terremoto, l’ho vissuto. Prima di tante altre cose viene un elemento: la credibilità di una persona che vive quel problema. Questo voglio fare e faccio solo questo, non uscirà da me nessuna posizione politica finchè faccio questo lavoro”, ha aggiunto. Errani ha poi ribadito che “questa per me è un’istituzione” e dunque “starò lontanissimo dalle polemiche, non mi farò coinvolgere. Pagherò un prezzo”, ma “ciò che mi interessa è rispondere alle comunità, al governo e alle istituzioni”. 

 

“Non ho la bacchetta magica, non faccio miracoli” ha poi detto il neo commissario per la ricostruzione Vasco Errani, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo la nomina, secondo quanto riferisce l’agenzia stampa AskaNews. Respingendo al mittente le polemiche sui map, i moduli abitativi provvisori che ancora ci sono in Emilia Romagna, ha risposto secco: “Nemmeno il mago Zurlì in pochissimi anni può garantire la ricostruzione dei centri storici in un territorio colpito dal terremoto”. “Va bene la polemica su di me, mi va bene la dialettica politica e ne approfitto per dire che ne prendo atto ma ci sto fuori e collaboro con spirito istituzionale con tutte le componenti politiche, ma – ha ricordato, rispondendo alle domande sul dopo terremoto in Emilia, quando allora era governatore della Regione – il terremoto in Emilia Romagna è stato gestito e i primi protagonisti sono stati i cittadini, e bisogna avere rispetto per quello che hanno fatto. Per i map sono rimasti 180 nuclei e nel giro di qualche settimana si risolverà”.

 

 

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