Famiglia Cagnoni risarcisce parti lese con operazione di quattro milioni di euro: concluso procedimento civile

Corriere di Romagna riporta in data 20 gennaio di un maxi risarcimento da parte della famiglia Cagnoni alle parti lese dal brutale omicidio della moglie Giulia Ballestri nel settembre 2016. Oltre al Comune di Ravenna e alle tre associazioni (Udi, Linea Rosa e Dalla parte dei Minori) che si erano costituite parte civile tocca ai figli di Giulia e alla famiglia Ballestri essere risarciti economicamente. Il dermatologo Matteo Cagnoni, condannato all’ergastolo dopo il processo di primo grado e all’Appello, è ora in attesa del verdetto della Cassazione in programma mercoledì prossimo. Il risarcimento operato dalla famiglia Cagnoni conclude il procedimento civile e ammonta a circa 4 milioni di euro.

Correre di Romagna riporta che l’operazione si è conclusa dinanzi al collegio del tribunale di Ravenna presieduto dal giudice Mariapia Parisi, che ha firmato l’ordinanza autorizzativa necessaria a mettere la parola fine al procedimento civile relativo all’omicidio di Giulia Ballestri.  Corriere specifica che “L’avvenuto risarcimento permetterà a Cagnoni di avere una attenuante in più nella definizione della pena, aspetto che ovviamente non passerà inosservato negli ambienti giudiziari ravennati, ma a colpire in questo caso sono anche le modalità scelte dalla famiglia Cagnoni. A gestire questo passaggio è stato è stato Mario Cagnoni, padre di Matteo. L’ex professore ordinario di Medicina e primario dell’ospedale Careggi di Firenze – che quest’anno compirà 90 anni – in questi anni ha gestito i rapporti con gli ex consuoceri e con il fratello della povera Giulia (ora tutore dei nipoti) che sin dal primo giorno si è fatto carico con grande dedizione della loro crescita in un contesto psicologico a dir poco difficile”.