LA POSTA DEI LETTORI / Ma abbiamo almeno il diritto di ammalarci e di curarci come si deve?

Lavorare nei supermercati già è faticoso e durante le feste lo è almeno il doppio. Trovandoci anche in concomitanza con il picco influenzale… mia moglie si è ammalata 5 giorni fa. Dopo un primo certificato, ieri si reca, con febbre 38, presso lo studio del nostro medico, e cosa trova? Chiusura nel prefestivo, nessun sostituto e conseguente rientro con le pive nel sacco, un viaggio inutile. Stamattina fila alla guardia medica in mezzo ad altri 10-15 influenzati. 

Io penso che l’equilibrio nelle cose lo si dovrebbe raggiungere, in tutti i casi: da un lato chi lavora nel commercio non ha diritto a soste, riposi, festività, dall’altro chi invece dovrebbe tutelare la nostra salute, si mette a casa in festa addirittura nei giorni prima delle festività, e proprio nel periodo critico dell’anno: la festa prima di fare festa!

Penso che guardia medica o no, questa cosa sia vergognosa, e appunto potendo contare (loro) sui giorni festivi (che invece per noi che lavoriamo nel commercio sono considerati normali giorni di lavoro) invece di mettersi a casa già dal giorno prima dovrebbero rendersi almeni disponibili fino alla sera del giorno prima per coloro che devono lavorare, e si trovano poi a dover correre per mezza Ravenna per un certificato medico, stando a zonzo per ore con febbre e malanni. Penso che questa sarebbe civiltà, null’altro.

Tempo fa alcuni si lamentavano di voler togliere le festività regolari dal calendario perchè secondo qualcuno in Italia facevamo troppi giorni a casa? Ma si preoccupassero di eliminare ponti, prefestivi e tutte questi extra che sono ad uso e consumo sempre e solo delle stesse persone, mentre gli altri lavorano: che razza di senso ha la chiusura per prefestivo? Cioè domani tu puoi usufruire della festività e ti metti a casa già dal giorno prima? Comodo, ma è regolare o giusto? Ma l’importante mi rendo conto è che ci siano Super ed Iper aperti sempre!

 

Fabrizio