Basket / L’OraSì esce sconfitta dall’incontro con l’Alma Trieste

Green, top scorere dell'incontr con 22 punti, per Ravenna in doppia cifra vanno i soliti Smith, Marks e Chiumenti

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L’OraSì esce sconfitta in un finale sfortunato sul parquet dell’Alma Trieste, che dopo aver praticamente perso il pallone trova il canestro del successo con una schiacciata a rimbalzo d’attacco di Green a 8” dalla sirena. Lo stesso americano è il top scorer dell’incontro con 22 punti, mentre per Ravenna in doppia cifra vanno i soliti Smith (20), Marks (18) e Chiumenti (13).

LA PARTITA

I giallorossi partono bene grazie a una buona difesa e, dopo il 6-0 inziale allungano fino al massimo vantaggio di +13 sul 7-20, guidati da un ispirato Sgorbati da 7 punti. Trieste resta attaccata grazie ai suoi italiani e chiude il quarto sul -10 (13-23), poi in apertura di secondo parziale alza l’intensità su entrambi i lati del campo firmando subito un 10-2 che vale il 23-25. Green si accende e con 8 punti allunga il parziale a 15-4 segnando il sorpasso sul 28-27, mentre l’OraSì fatica incredibilmente a trovare il canestro in attacco e si ritrova sotto di 6 (36-30) prima di tornare negli spogliatoi sul 36-32.

In apertura di secondo tempo i padroni di casa si ritrovano sopra anche 48-40, ma Ravenna reagisce con forza grazie all’apporto della panchina e ai punti sotto i tabelloni di Smith prima e Chiumenti, che ne mette anche 8 consecutivi, poi. L’apporto di Crusca e Sabatini aiuta a sistemare la difesa e il parziale di 2-18 è devastante e vale il sorpasso e l’allungo fino al 50-58, che diventa 52-58 a fine quarto. L’intensità di Trieste torna però protagonista in apertura dell’ultimo periodo, con l’attacco giallorosso che si inceppa e non trova punti per quasi 4′, favorendo il parziale di 7-0 firmato da Parks con 5 punti e concluso da Green, che vale il contro-sorpasso sul 59-58. La partita si trasforma in una battaglia punto a punto e l’Alma ha il merito di combattere su ogni pallone, mentre Marks segna i soliti canestri importanti. Raschi segna il libero del 72 pari a 30” dalla sirena finale, poi l’ultimo attacco dei padroni di casa è incredibile, con la palla praticamente rubata dai giallorossi in un paio di occasioni, il tiro impossibile di Prandin che trova il primo ferro e il tapin in schiacciata di Green che vale il 74-72 a 8” dal termine del match. Il tiro finale di Marks non trova il canestro e Trieste può festeggiare il successo più rocambolesco.

Antimo Martino: “Ci dispiace per aver perso l’opportunità di raggiungere un’altra vittoria in trasferta su un campo difficile e molto caldo dove non è facile giocare. Abbiamo subito l’energia e l’intensità di Trieste come temevo alla vigilia, soprattutto dopo il primo quarto, che è stato l’unico momento in cui siamo riusciti a giocare con lucidità, muovendo bene la palla e impedendo alla difesa avversaria di metterci pressione. Per il resto della partita, come testimoniano le 22 palle perse, ci siamo disuniti e siamo andati avanti a fiammate perdendo ritmo. Nonostante tutto questo nel finale la partita poteva essere vinta da entrambe le parti e ci sono stati degli episodi che hanno deciso il match, alcuni dovuti a degli errori banali, alcuni a giocate fortuite come l’ultima azione quando siamo passati da una palla praticamente rubata a una schiacciata subita”.
“Ora abbiamo nove giorni per prepararci all’incontro con Piacenza – continua il coach -, dobbiamo sfruttarli per recuperare le energie perché i giocatori ne hanno bisogno per presentarsi al meglio al prossimo appuntamento. In conclusione, anche se a caldo quindi con la necessità di rivedere la partita e senza nulla togliere nulla a Trieste, ho la sensazione che in alcuni campi la pressione del pubblico tende a condizionare il metro arbitrale e porta la partita a livelli di fisicità al limite del fallo. Personalmente non trovo giusto che società che lavorano bene ma non possono contare su un palazzetto caldo e quindi su una pressione del genere, vengano penalizzate”.
“Oggi in alcuni momenti ci sono state delle situazioni al limite – conclude – dove ho visto attuare poco le indicazioni che a inizio anno erano state date sui contatti sia lontano che sulla palla. Trieste ha avuto il merito di portare la partita nei binari che prediligeva, ovvero sull’aggressività e sull’energia, e noi abbiamo fatto l’errore di subire, ma anche oggi onestamente ci sono state troppe situazioni che non mi sono piaciute, come già era successo contro Fortitudo e Udine, quando avevamo sorvolato”.

Trieste: Parks 17, Bossi 2, Coronica 2, Green 22, Ferraro ne, Pecile 9, Baldasso 4, Gobbato ne, Simioni 2, Prandin 7, Pipitone 2, Da Ros 7. All. Dalmasson.
Ravenna: Smith 20, Scaccabarozzi ne, Sgorbati 7, Chiumenti 13, Marks 18, Raschi 1, Masciadri 4, Tambone 7, Crusca, Sabatini 2. All. Martino.

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